Roger Taylor è tornato sulla Terra

La prima volta che ho ammirato i Queen in una performance live è stato grazie alla vhs di Live at Wembley, comprata faticosamente in quella stagione della vita in cui inizi a capire che il denaro può regalarti grandi emozioni, a patto che i tuoi genitori ti permettano di spenderlo per certe cose. All'epoca mio fratello maggiore si era fatto la fama di grande frequentatore de “La Discoteca”, il negozio di dischi e cassette più famoso della città. Con undici anni di differenza – in suo favore – io non avevo speranze di riuscire a convincere i miei genitori della “necessità” di diventare anch'io cliente dello stesso negozio.


Fu così che decisi di comprare la vhs in questione senza permesso. Ricordo ancora il sapore che solo certe piccole trasgressioni sanno dare quando sei ancora un adolescente. Il fruscio della cassetta che iniziava a girare nel videoregistratore mi mozzava il fiato e credo di essermi sentito per un lungo istante come l'innamorato che finalmente vede calare uno ad uno i veli che ricoprono la propria amata.
So che Live at Wembley è il live più amato dai fans dei Queen per una serie davvero infinita di ragioni. So anche che ormai il Freddie col giubbotto giallo è un'icona pressoché inviolabile (soprattutto per la macchina del merchandising), eppure a conquistarmi furono la chioma bionda di Roger Taylor e la sua maglietta a righe orizzontali bianche e nere. C'era qualcosa nella sua postura dietro i tamburi, nel suo modo di suonare che fecero breccia nel mio cuore e mi imposero di saltare di qua e di là.

Divenni così un fan rogeriano convinto, ovvero uno che se proprio deve scegliere tra i quattro componenti dei Queen punta la preferenza su Roger Taylor. Semplice no?
Da allora ho seguito la sua carriera solista con grande passione, tanto da divertirmi nel mettere assieme tutte le sue interviste per scrivere una sorta di “biografia”, che potete trovare da qualche parte in rete e che forse un giorno proporrò anche qui in forma riveduta e corretta.
Ecco perché l'annuncio del suo ritorno in scena addirittura con un nuovo album, Fun On Earth, accompagnato dalla pubblicazione di un box antologico – The Lot – mi ha messo addosso una quantità incredibili di brividi.


Poche ore fa il solito fan beninformato – anche questa una bella categoria di cui prima o poi dovrò scrivere qualcosa – ha rivelato quella che dovrebbe essere la tracklist del disco, ma anche i contenuti del box e le immagini di copertina (queste ultime le trovate nella foto che accompagnata questo capitolo primo). Guardiamola un po' insieme:

1. One Night Stand! 04:22 
2. Fight Club 03:02 
3. Be With You 03:10 
4. Quality Street 04:25 
5. I Don't Care 03:24 
6. Woman You're So Beautiful! 03:38
7. Be My Gal (My Brightest Spark) 02:45
8. I Am The Drummer (In A Rock 'n' Roll Band) 02:47
9. Small 03:51
10. Say It's Not True 04:58
11. The Unblinking Eye - Abridged 04:54
12. Up 03:10
13. Smile 03:01

Lo so, lo so. Qui scatta la polemica. Ci sono almeno quattro o cinque canzoni già sentite, roba vecchia di anni insomma e scommetto che i fans puristi (“Fanculo i puristi” disse una volta il buon Roger) saranno indignati, oltraggiati nel corpo e nell'anima.

Io no e vi spiego perché.
Un album va ascoltato nella sua interezza e se un artista ha deciso di metterci dentro il frutto di un'esperienza lunga ben quindici anni è lecito aspettarsi che trovino posto anche cose già pubblicate in precedenza, magari in una forma diversa, ma che ha ritenuto indispensabili ai fini artistici del proprio lavoro. Spesso poi vecchi pezzi rivisti e corretti acquisiscono una nuova vita che merita di essere proposta ai fans. Dear Mr Murdoch dello stesso Roger ne è uno splendido esempio.

Scorrendo la tracklist trovo poi intrigante la presenza di Small, uno dei brani in assoluto più belli di The Cosmos Rocks. Mi chiedo come sarà cantata da Roger, e anche questa è un'emozione.
Forse l'unico brano che mi lascia perplesso è Say It's Not True, che ormai conosciamo sia in salsa acustica (dai tour dei Queen+Paul Rodgers) che elettrica (sempre in The Cosmos Rocks), che davvero non so cosa possa regalarci in più. La speranza è che Roger assieme a Jeff Beck (uno degli ospiti del nuovo disco, oltre Bob Geldof) sia riuscito a stravolgerla e innovarla talmente tanto da non farci saltare la traccia con un click.
Anche The Unblinking Eye credo verrà riproposta in una versione nuova, così come Woman You Are So Beautiful, che vedrà la presenza del figlio di Roger così come avvenne nella prima versione pubblicata anni fa: ve lo ricordate? Roger si firmava con lo pseudonimo di aRTy!

E veniamo a un paio di chicche che sono in grado di darvi.
I'm The Drummer (of a rock'n'roll band) è un brano in cui la batteria la fa da padrona assoluta e per certi versi ricorda quelle vecchie composizioni anni '70 di Roger in cui la semplicità di testo e linea melodica erano tratti distintivi e riconoscibili. Tanto per capirci, a me ricorda un po' Modern Times, Rock'n'Roll.
Smile è invece la classica ballata, in linea con Happiness, che conferma una volta di più quanto certe cose tipicamente dei Queen fossero (anche) tipicamente rogeriane, con buona pace di quei fans convinti che facesse tutto Freddie, pulizie comprese!
Ovviamente come faccio a conoscere i due suddetti pezzi non ve lo racconto! Lasciatemi qualche segretuccio. Ho bisogno anch'io di costruirmi un alone di fascino, che diamine!



E adesso qualche parola su The Lot. Questi i contenuti annunciati sempre dalla solita fonte:

8 original albums and 4 compilation discs
1. Fun In Space
2. Strange Frontier
3. Happiness
4. Electric Fire
5. Shove It (The Cross)
6. Mad Bad & Dangerous to Know (The Cross)
7. Blue Rock (The Cross)
8. Fun on Earth (new album + 2 new tracks for box only)
9. 4 x discs CD compilation (title TBC)

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Vi dico subito che Gary Taylor, storico collaboratore dei Queen, ha già smentito che nel box ci saranno anche questi 4 dischi/compilation. Quindi aspettiamoci che nel comunicato ufficiale che uscirà nelle prossime settimane alcune cose possano trovare conferma, altre una smentita.
Credo comunque possa rivelarsi un bel prodotto, anche se i costi non saranno forse alla portata di tutti. Viviamo tempi in cui anche un esborso relativamente modesto rappresenta un problema di non poco conto e le tasche di noi fans non sono più quelle di una volta.
Come detto però, attendiamo i dati ufficiali e sapremo se potremo portarci a casa anche questo box.
Mi resta un'ultima cosa da dire. Alla fine, i miei genitori hanno scoperto il mio acquisto truffaldino, ma a distanza di tempo mi hanno regalato una maglia. A strisce orizzontali bianche e nere ovviamente.


@Last_Horizon