Intervista a William Orbit su Official Chart Company del 13 Novembre 2014

Dopo aver trascorso la maggior parte della sua carriera come produttore legato al circuito pop con artisti del calibro di Madonna, Robbie Williams e All Saints, dopo 27 anni di attività William Orbit ha prestato il proprio talento al nuovo album dei Queen:

"Sono consapevole che questo progetto non è il genere a cui normalmente vengo associato dal pubblico, visto che per molti anni ho lavorato solo in ambito pop. Ma se conoscessero il William adolscente, allora tutto questo avrebbe senso. Sono cresciuto con la musica classica, ma dopo ho scoperto la musica rock attraverso le raccolta del fratello maggiore del mio migliore amico, tutte cose che mi hanno conquistato. E all'epoca ero appassionato soprattutto di Jimi Hendrix e dei Queen”.

Il disco, Queen Forever, è una compilation molto attesa dai fans della band. Tra le canzoni che compongo la tracklist ci sono cose che Brian May descrive come "le cose che abbiamo raccolto insieme perché rappresentative della nostra crescita, invece dei soliti grandi successi". Tra queste ci sono anche la collaborazione con Michael Jackson e il remix di Let Me In Your Heart Again, entrambe realizzate sotto la guida di Orbit.

"Senza voler abusare della parola 'incredibile'.... posso dire che lo è stato davvero!", ha spiegato Orbit a proposito dei due pezzi in questione. "Essere parte dell'album era un sogno. L'intero processo di realizzazione è stato una gioia, sia musicalmente che dal punto di vista del lavorare con i ragazzi. E' un progetto che ha coinciso con un mio crollo personale rispetto a tanti anni passati nel circuito pop, ma sono stati molto indulgenti con me e mi ha dato un sacco di libertà in questo progetto. Mi sono dedicato ad esso pieno di entusiasmo e l'intero processo è stato una gioia. Mi sono sentito come se avessi ritrovato il mio groove”.



Con una base di fans in giro per il mondo davvero appassionati, William ammette che si aspettava una risposta contrastata rispetto al suo lavoro sui brani dei Queen:

"So che c'è stata una reazione polarizzante su questa cosa e, naturalmente, c'era da aspettarselo, ma sono davvero soddisfatto di quello che abbiamo fatto. L'intero processo è stato molto organico. Conosco Roger Taylor da circa dieci anni e siamo amici, ed è stato lui a chiedermi di collaborare. Così ci siamo ritrovati io, Roger e Brian assieme in studio a godere della musica”.

Cosa c'è ancora? A William è già stato chiesto di lavorare sul prossimo progetto dei Queen, che includerà altro materiale inedito:

“Mi hanno chiesto di lavorare su altre canzoni, quindi non può essere affatto male! I Queen sono dove è al momento la mia passione e devo dire che io amo solo la musica. Sono tornato ad ascoltare un po' di band e sono davvero preso da questo. Non sapevo nemmeno cosa significasse veramente rock classico fino a quando non mi è stato spiegato di recente”.

E la tua canzone ideale dei Queen qual è?

"Per me è We Are The Champions. E' così semplice che chiunque può apprezzarla, ma in realtà è molto complessa. E' sottile. Possiede una grande complessità armonica che però è ben nascosta, e mai si svela completamente. Si scopre la complessità della musica dei Queen quando sei pronto", conclude. "C'è tanta ricchezza da esplorare. L'altro mio pezzo preferito è Let Me In Your Heart Again. L'ultimo ritornello è semplicemente eccezionale. I testi delle loro canzoni, la produzione di Freddie Mercury e il peso della loro musica è tutto così semplicemente eccezionale. L'intero suono mi dà una grande emozione e non vedo l'ora di rimettermi di nuovo all'opera.".


@Last_Horizon