Intervista ai Queen+Adam Lambert su Team Rock del 20 Dicembre 2014



Traduzione a cura di Cristina Carosio a cui rivolgo un grazie sincero, non solo per questo lavoro monumentale ma anche e sopratutto per l'amicizia e la passione per i Queen. @Last_Horizon.

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Non si rimpiazza Freddie Mercury. Ma, alla vigilia di un tour, la famiglia reale, Brian May e Roger Taylor, e il principe della corona Adam Lambert spiegano perché stanno mantenendo viva l’eredità della band.

“Le mie canzoni sono come i rasoi Bic” ha dichiarato Freddie Mercury agli inizi della carriera della band. “Per divertimento, ad uso e consumo della modernità. L’ascolti, ti piace, la accantoni. Pop usa e getta”. Ma a 23 anni dalla sua morte, l’ultimo album della sua band è stato intitolato Queen Forever, e i due membri rimasti della band, il chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor ammettono che per loro quel titolo è vero.


“Capisco che la gente dica: Non esistono Queen senza Freddie. Lasciateli andare” ammette Taylor “perché ci siamo sentiti allo stesso modo appena dopo la sua morte. Tutti e tre abbiamo detto: Bene, questa è la fine della band. Ma la band sembra non volerne sapere di morire”

Ad oggi, May crede che cercare di seppellire i Queen con il suo cantante fosse una cosa destinata fin dal principio. “Sebbene io e Roger fossimo chiaramente d’accordo sul fatto che fosse finita, non se ne è mai andata [sul serio]”

Durante gli ultimi dodici mesi, la macchina dei Queen è stata ricostruita nella sua forma migliore da quasi un decennio a questa parte, per Queen Forever tre tracce vocali di Mercury, ormai dimenticate, sono state rielaborate insieme a una raccolta di ballate per lo più trascurate, con l’intento di riattivare l’interesse per i recessi più nascosti del catalogo.
I Queen sono stati aggiunti al Ruolo d’onore della rivista Classic Rock come Band dell’Anno, dopo il tour trionfale negli Stati Uniti, in Estremo Oriente e in Australia con il nuovo cantante Adam Lambert. Specialmente negli Stati Uniti, terra desolata per i Queen fin dagli anni ottanta, le esibizioni pirotecniche di Adam Lambert e la sua celebrità dopo la partecipazione ad American Idol (prima volta in cui si esibì con i Queen) hanno aiutato a far raggiungere alla band nuove vette.

May e Taylor si incontrano ancora regolarmente per parlare della band. Quando insieme a Adam Lambert parlano a Classic Rock sono nella particolare posizione di chi si sta preparando a tornare in strada per i primo tour europeo completo dei Queen + Adam Lambert mentre si prendono cura dell’eredità del loro cantante di un tempo con Queen Forever. Una bizzarra vita dopo la vita che è cominciata con Made In Heaven, l’album con Mercury del 1995, terminato postumo, è continuata con quattro tournée e l’album del 2008 con il vocalist Paul Rodgers, The Cosmos Rocks, oggi in pratica disconosciuto, e mostra di non dare segni di arresto. I classici dei Queen continuano ad avere nuove iniezioni di vita. Ma, come May e Taylor hanno ammesso, loro non si aspettano che ogni cosa che fanno oggi possa eguagliare la musica con Mercury.

Brian May, assonnato dopo un viaggio a Parigi, chiama Classic Rock al telefono, lo stesso fa Lambert. Taylor ci incontra nello studio a casa sua, a un tiro di schioppo dal Pub e dal golf club di un sonnolento villaggio del Surrey. Si possono scorgere fra gli alberi anche la sua villa e i South Downs.Tuta da ginnastica, barba e capelli bianchi, il batterista dei Queen è il più apertamente schietto riguardo al e per cominciare non si dimostra molto entusiasta di Queen Forever.

“Ero molto contento di avere tre nuove canzoni da inserire [nell’album], a cui abbiamo lavorato a lungo e duramente” dice “E insieme alla traccia con Michael Jackson There Must Be More To Life Than This, c’è un’altra canzone che Freddie scrisse con lui intitolata State Of Shock (più tardi registrata con I Jackson e Mick Jagger), che ha un imponente sound rock. Ma abbiamo potuto scegliere solo una traccia con Michael, ed è una vera vergogna. Let Me In Your Heart Again è assolutamente del periodo di mezzo dei Queen, Ed è stata un’idea di Brian rivisitare Love Kills, e penso che funzioni. Ma a parte questo, [l’album] è un mix abbastanza bizzarro delle nostre canzoni più lente. Io non volevo il doppio album che è stato pubblicato. É un’orribile boccone da digerire per la gente, ed è dannatamente misero! E nemmeno lo chiamerei album. É una compilaton con tre nuovi pezzi. É più un prodotto da casa discografica. Non è un album Queen purosangue”

May ride “Posso capire la reticenza di Roger. Non è esattamente uno scrittore di ballate, quindi questo albumi non rappresenta del tutto Roger Taylor. In verità, non è stata una nostra idea. Se fosse stato per me, avremmo pubblicato un EP di queste nuove canzoni, ma avevamo già promesso una sorta di compilation alla casa discografica”

May prova ancora sentimenti forti, ascoltando nuovamente la voce di Mercury dalla registrazione ritrovata. “C’è sempre un momento” racconta “in particolare con Let Me In Your Heart Again. Quando ho fatto partire il nastro, era così stupefacentemente concreto, come se fosse stato registrato la mattina [quel giorno]. Il modo in cui Freddie cantava mi ha emozionato. É stato come imbattersi in registrazioni dei tuoi genitori dopo la loro morte. Poi è diventato qualcosa di gioioso. Ai vecchi tempi spesso io stavo alzato la notte, cercare di catalogare le cose di Freddie era un’impresa. É confortate essere tornati a quella medesima situazione. É come se Freddie fosse ancora fra noi"

DOMANDA: Queste canzoni sono l’ultima parte attiva che Freddie avrà nella storia dei Queen?

May è convinto che “Bè, in un certo senso lui è sempre attivo, non importa cosa stiamo facendo, perché non penso che potremmo mai salire sul palco senza che ci sia anche lui. Siamo stati in tournée con Adam Lambert negli Stati uniti, e Freddie c’è stato come autore, e con le esibizioni originali su cui abbiamo modellato lo show. Ma c’è anche in un modo più tangibile, perché utilizziamo brani di video dell’epoca. É bello sentire che è parte della cosa, senza essere sopraffatti dalla nostalgia. Penso che abbiamo sviluppato questa linea con attenzione e buon gusto”

Adam Lambert spiega “Non ce ne sarà mai un altro, e io non lo sto rimpiazzando. Non è questo quello che sto facendo. Provo a mantenere viva la sua memoria, e a ricordare alla gente quanto era fantastico, senza imitarlo. Provo a condividere con il pubblico quanto mi ha ispirato"

L’energia giovanile di Lambert e la sua acrobatica estensione vocale hanno dato nuova vita alla band durante questo scorso anno negli Stati Uniti. LE canzoni classiche dei Queen hanno già ottenuto nuovo pubblico e trovato posto in serie televisive e film, da Bohemian Rhapsody in Wayne’s World [Fusi di testa nella versione italiana, ndt] a Somebody To Love in Glee.

“É un fenomeno di massa là [negli Stati Uniti]” concorda May “Quello che è cambiato è che Adam è la prima persona che riesce a cantare tutto il catalogo dei Queen senza batter ciglio. Ha quell’estensione, e quell’affinità con l’essere sopra le righe tipico di Freddie. Ai concerti vedi gente un po’ restia all’inizio che pensa: “perché siamo qui a guardare questo tizio di American Idol che canta le canzoni dei Queen?” Ma dopo più o meno tre canzoni pensano “Ecco perché!”, ridono, piangono, ed è uno show dei Queen proprio come è sempre stato. Non penso che Freddie si infastidirebbe a sentirmi dire questo, e non penso di essere sleale nei suoi confronti. Adam ha questo strumento [la voce e la teatralità, ndt], e lo usa"

Molti cantanti hanno cantato al posto di Freddie dopo la sua morte, dal blues-rocker Paul Rodgers alla pop star Jessie J alle cerimonia di chiusura delle Olimpiadi, ma Lambert probabilmente ha un vantaggio rispetto ai suoi predecessori: è un gay stravagante, nel modo in cui Freddie scelse palesemente di apparire. Questo pare fornirgli una autentica connessione con Mercury, che è mancata ai Queen fin dal 1991.

Taylor considera “Tutto ciò che so è che la sua teatralità e vistosità funziona con la nostra musica, che in alcune canzoni è molto teatrale e quasi esagerata, molto imponente. Lui non fa mistero della sua teatralità, e sale sul palco come uomo apertamente gay - non c’è finzione. Quindi sì, forse!”

May dice “É una domanda buffa, ma a volte mi trovo a formulare pensieri anche su questo, perché così tanti grandi musicisti sono gay. Mi chiedo se ci sia un tipo speciale di magia che affascina le donne quanto se non di più di quanto attira gli uomini. C’è una sorta di mistero su questo, ma ci sentiamo molto a nostro agio in questo, e la sessualità non è mai stata un problema in nessun senso. Sebbene la gente pensi ad Adam come a un concorrete di American Idol, in realtà proviene dal teatro musicale. Ecco un’altra connessione, perché anche Freddie aveva delle forti basi di teatro"

Lambert aggiunge “Io penso che, forse, questo [essere apertamente gay, ndt] aiuta la gente a comprendermi meglio. Forse crea un modello con cui comprendere il mio umorismo, o mi inserisce in una categoria simile a quella di Freddie. Quindi, sì, può dare alla gente un certo permesso di goderne, perché crea paragoni con qualcuno che sanno che viene accettato. Non penso affatto che essere gay sia un taboo oggi. La gente ha superato questo.”

Non era di sicuro così quando Mercury cambiò la sua immagine per l’album The Game del 1980 e relativo tour: da rocker con i capelli lunghi dei primi tempi, a un look con i baffoni, molto più esplicitamente gay. The Game è stato l’ultimo album hit negli Stati Uniti.

“In America la sessualità di Freddie ci ha assolutamente fatto male” ammette Taylor “C’era gente che lanciava rasoi usa e getta sul palco quando arrivavano i baffoni, che erano certamente un look iconico dei gay dell’epoca. E [nel 1984] MTV non ha trasmesso I Want To Break Free [il video, ndt], in cui eravamo tutti vestiti da donne. A quei tempi, era un’emittente di vedute molto ristrette. Sembravano essere tutti Whitesnake"

May dice che Lambert è “un dono di Dio”, e la sola ragione per cui i Queen si esibiscono ora. Taylor descrive la sua voce come “una su un miliardo”. Il reciproco rispetto fra loro ha fatto nascere la prospettiva di musica dei Queen totalmente nuova. ma dopo The Cosmos Rocks i veterani dei Queen sono restii a a ripercorrere questa strada [quella dello studio di registrazione, ndt] Quando ho parlato con Paul Rodgers nel 2014 ha manifestato chiaramente la sua insoddisfazione per quell’esperienza. “Politicamente” Brian e Roger avevano l’ultima parola” ricorda “Avevamo fatto dei concerti fantastici, e Roger aveva alcune canzoni forti, ma si poteva fare di meglio"

Taylor considera “Penso che, sì, ho avuto molto a che fare con quell’album. É stato realizzato in questa stanza, in verità. C’era della grande musica in esso. Solo, penso che Paul sia più blues e soul - uno dei nostri cantanti preferiti di sempre - ma quando si va al nocciolo della questione non era il frontman giusto per noi. Ho sentito che l’album è stato promosso male dalla casa discografica EMI, che stava fallendo a quei tempi. Eravamo in tournee in Europa, e sono entrato nei negozi di dischi e noi non c’eravamo. Ricordo di essermi arrabbiato e ho pensato “Perché abbiamo fatto questo dannato album?"

E aggiunge “Sicuramente ci ha fatto pensare due volte prima di fare una album dei Queen con un altro cantante. C’è riluttanza fra il pubblico all’idea [di un nuovo album, ndt], perché Freddie era così indissolubilmente legato a noi. Quando perdi il marchio di fabbrica, la gente non è interessata. Ecco perché anche gli album solisti di Freddie, o di Mick Jagger o senza dubbio anche i miei, non batteranno mai i records di vendita. La gente vuole il marchio… Parola orribile, ma davvero adatta"

May considera “Io no sarei contrario a registrare di nuovo, ma non ne abbiamo ancora discusso. Inoltre ci abbiamo messo tantissimo tempo a produrre l’album con Paul Rodgers, attraverso molta sofferenza, e non penso che il pubblico ne sia mai stato consapevole. Quindi sarei attento ad entrare in un gruppo di nome Queen ma senza Freddie. Forse potremmo fare qualcos’altro con Adam. Forse potemmo essere parte del suo futuro discografico”.

Anche Lambert, con un suo terzo album solista e una carriera di successo da riprendere alla fine di questo tour, diplomaticamente non commenta dicendo che “Sono così onorato di esibirmi con i Queen. É un fidanzamento a termine, una cosa che capita una volta nella vita. Andare in studio, creare nuova musica e chiamarci Queen è una situazione diversa”

Taylor afferma “Dico una cosa. Se avessimo il materiale, allora io non mi metterei a fare un disco con nessun altro che non sia Adam, perché è davvero perfetto per i Queen. Ha l’estensione e il talento. Di sicuro non sarei contrario a dare un’opportunità [alla cosa]". Taylor, comunque, sa bene che lui e May non avranno mai un collaboratore forte come Mercury. Con il ritiro del bassista John Deacon nel 1997, loro due sono Queen, e chiunque altro no.

DOMANDA: La perdita di Mercury comporta necessariamente un indebolimento della musica dei Queen?

Taylor risponde: “Bè, perdi il tuo migliore e principale autore di canzoni, eravamo tutti in grado di scrivere, ma Freddie era nato [con quel talento]. Ci sorprendeva costantemente. Non so tuttora dove tirasse fuori alcuni dei suoi testi, sono così brillanti, quasi stile Cole Porter, a volte. oppure, quando scriveva tutta quella roba leggermente “tolkieniana”. Non ho mai visto Freddie leggere un libro, ma deve essere stato un grande buco nero divora informazioni. Per questo Brian e io non abbiamo scritto più musica da quando è morto, perché sapevamo che non potevamo rmettere sul tavolo l’arsenale che avevamo prima. Ho un profondo sospetto che Adam potrebbe riempire quel vuoto, ma non abbiamo veramente scritto ancora nulla con lui. Non ne abbiamo ancora neppure discusso fra noi."

Taylor è convinto che lui e May abbiano perso parte della tensione creativa che gli faceva buttar sangue in studio negli anni ’70 e ’80. “Non è lo stessa stessa cosa di quando eravamo noi quattro a tirare in direzioni diverse. Noi ci conoscevamo troppo bene, quindi ci giravamo un po’ intorno. conoscevamo i nostri punti di forza e quindi c’era un tacito accordo sulle cose"

Anche i loro estremi musicali non ci sono più. Taylor ricorda che  “Freddie aveva il compito di dire “Troppo lontano non è abbastanza lontano”. Eravamo soliti allargare i confini dei Queen se potevamo. Ma non penso che lo facciamo più. Siamo bravi in ciò che facciamo, Siamo prigionieri di quello che facciamo e non è una brutta prigione"

“Non registriamo insieme da così tanto tempo che non so come sarebbe farlo adesso” dice May “Queen era una battaglia in prima linea per tutto il tempo, a volte anche distruttiva, e alla fine ne usciva fuori una grande potenza. Roger e io ci troviamo ancora in disaccordo su praticamente tutto nell’universo, ma penso che siamo cresciuti un po’. Sappiamo quando è il momento di tirarci indietro, sebbene sia dura per entrambi. É come fra fratelli, credo. Abbiamo ancora battibecchi via email, dove le discussioni, in genere sula musica, diventano piuttosto pesanti e si litiga sulle più piccole cose. Fatto che, credo, dimostri che teniamo ancora l’uno all’altro"

Dal momento che May e Taylor si stanno preparando per un’altra incursione nelle arene, decenni dopo aver pensato che era finita, riescono a vedere una fine naturale dei Queen? Oppure la musica che hanno creato da giovani è diventato un lavoro per la vita?

“Ah, senza dubbio” ribatte Taylor “arrivi a un punto in cui ti rendi conto: “non pensare a cosa fare dopo, perché è quello che fai - questo è quello che sei”. Siamo indissolubilmente legati a questa musica. E amo suonare in una grande fenomenale rock band. Finché ce la facciamo, non vedo ragione per smettere”

May ricorda “Per la prima metà [della carriera] dei Queen pensavamo: “Ora faccio questo, ma il resto della mia vita potrebbe andare diversamente” Ma questo è quello che ho fatto della mia vita. Sono stato un artista, chitarrista, scrittore, produttore… E ne sono orgoglioso"

Aggiunge “Sono anche diventato un essere umano più equilibrato di quando eravamo rockstars in tournée nove mesi all’anno e in studio i [restanti] tre. Ho lasciato che nella mia vita tornassero altre cose che avevo trascurato. Ora passo tempo difendendo gli animali, e con astronomia e stereoscopia (una forma vittoriana di 3D). Ma quando la Regina chiama, tutto il resto torna in secondo piano"

“Penso che funzioni ancora perché non abbiamo bisogno di farlo, ma abbiamo il desiderio di fare cose grandi. Non è mai sparito. Esempio, quando ho suonato sul tetto di Buckingham Palace (Per il Giubileo D’oro nel 2002). Freddie non era nei dintorni, ovviamente, ma è stato parte dello stesso desiderio di far accadere cose meravigliose. E non avremmo potuto fare questi concerti con Adam se la cosa non ci eccitasse più"

Taylor ride "Brian è coinvolto in molti altri progetti, e protegge ogni genere di animale da pelliccia; niente ancora per gli insetti. E a me piace andare in barca, e un po’ a caccia, insieme a un gruppo di amici del tutto diverso. Quindi, l’agenda [di ciascuno] è comunque piena. Ma c’è ancora quella questione vecchio stile della sicurezza, del non sentirsi inutili. Preferirei essere trapiantato che finire sull’erba [come concime, usa una metafora da giardiniere riferendosi ai Queen, ndt]. Ma ci vuole un grande frontman. E ti serve una grande arena. Altrimenti, scordiamocelo. Se pensassimo di avere dei problemi, che la gente ci sopportasse, io non lo farei. Mi darebbe fastidio finire nel nulla. Sarebbe questa la fine, no?

(Fonte: www.teamrock.com)

Cristina Carosio