Intervista a Brian May e Kerry Ellis su Muzyka.Onet (Polonia) dell'11 Febbraio 2016


Brian May, icona della musica, leggendario rocker, uno dei migliori chitarristi al mondo. E Kerry Ellis, cantante, che grazie alla sua voce ha incantato interpretando anche la musica dei Queen. Insieme, i due artisti si esibiranno il prossimo 2 Marzo al Centro Congressi di Cracovia. In questa intervista con Muzyka.Onet raccontano come si sono preparati per il pubblico polacco, cosa ha imparato Kerry da Brian, e il chitarrista da parte sua spiega il confronto tra questi show e i grandi spettacoli dei Queen e descrive come secondo lui la morte di David Bowie avrà un impatto sul futuro della musica.


Anche se potrebbe sembrare che Brian May e Kerry Ellis provengono da due mondi completamente diversi, assieme formano un duo perfetto. Non solo si completano a vicenda nel loro lavoro, ma trasmettono anche l'impressione di essere amici nella vita di ogni giorno.. Ho avuto l'opportunità di condurre una breve intervista con loro. Poco prima del colloquio ho saputo che Brian non sarebbe stato presente nella stessa stanza con Kerry, ma connesso via telefono in un modo piuttosto complicato. Attraverso l'apparecchio, il musicista mi parla con una voce roca.

Penso che il collegamento sia buono. Possiamo cominciare?
BM: Certo, ma prima vorrei dire una cosa....ciao, Kasia (è il nome della giornalsita, ndt)! Ehi, Kerry!. Wow, sono davvero emozionato dall'idea di fare questa conversazione a tre. Kasia, mi dispiace di dover fare così questa intervista. Non pensare che abbia qualche problema con te. Semplicemente ho un po' di influenza e non volevo infettare Kerry, così ho pensato di fare tutto via telefono.
KE: E' comunque bello perché possiamo lavorare insieme e ora abbiamo un incontro di lavoro!

È già, siamo al lavoro insieme e quindi ho alcune domande per voi. Kerry, tu hai iniziato dai musical. Freddie Mercury cantava in modo piuttosto teatrale, e anche di Adam Lambert si può dire la stessa cosa. Brian, sembra che sia questa la caratteristica che accomuna i cantanti con cui collabori.
BM: In realtà, sembra che questa cosa della teatralità sia un mio feticcio [ride]. A dire il vero è una cosa a cui non ho mai fatto davvero caso, ma quando ci penso mi sembra che per certi versi così sia più facile. Sai, io mi muovo secondo l'istinto. In ogni caso, penso che questa sia la natura umana. Sono sicuro che si lavora anche con le persone che ti ispirano. Quando non è così, allora probabilmente non si dovrebbe continuare. Tuttavia, se sei così fortunato da avere dei colleghi che sono altrettanto creativo quanto te e in grado di utilizzare il potenziale che c'è in comune, è tutto perfetto. Questo è quello che cerco nelle altre persone: la creatività, l'ispirazione, una buona energia. Tornando al modo di cantare delle persone con cui ho avuto la possibilità di lavorare, probabilmente è importante per me che siano in grado di cantare qualsiasi cosa. Non sarei in grado di fare ciò che fanno Kerry, Adam e Freddie. Non posso mettere su uno spettacolo del genere, non sono teatrale. Questo non vuol dire che io non sia creativi. E' solo che queste tre persone sono in una certa misura il mio opposto. Amo il teatro, ma per natura non sono esplosivo sul palco

Scegliere di lavorare con Kerry è stata una scommessa?

BM: Kerry è unica in ogni aspetto. E' una persona molto dedicata, capace di impegnarsi completamente in qualcosa e dare tutto. Naturalmente ha anche una meravigliosa voce, emozionante. Direi che in questo caso il destino ci ha mandato l'uno verso l'altra. Tutto è iniziato dal musical "We Will Rock You", dove lei interpretava il ruolo di Meat. Mi ricordo quando sono arrivato al casting e ho subito pensato che lei fosse superiore agli altri candidati per quel ruolo. Kerry si distingue dagli altri come nessun altro.

Durante il Born Free Tour avete voluto attirare l'attenzione della gente sulle attività dell'omonima fondazione. Questo tipo di battaglie non ricordano forse le lotte contro i mulini a vento? Credete davvero che la musica possa aiutare a risolvere i problemi sociali e politici?
KE: Non ho alcun dubbio in merito. Penso che ognuno di noi abbia una voce. A maggior ragione ora, nell'era dei social media. Quando osservi Facebook o Twitter, ti accorgi subito che la gente ascolta ancora la musica, perché l'accesso ad essa è ancora più libero di un tempo. E possono anche esprimere le proprie opinioni, così ora tutti hanno una voce. Sul web le persone possono connettersi in gruppi molto grandi. Il governo non ha alcun controllo su questo e i politici devono ascoltare ciò che vuole la gente. Questo è sicuramente un nuovo modo di comunicare, ma mi sembra che sia efficace.

So com'è un concerto dei Queen, ma i vostri concerti sono molto diversi, un po' difficili per me da immaginare.
BM: Tu eri al concerto dei Queen a Cracovia?
Sì.
BM: E come siamo andati? Ti è piaciuto? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.
Mi ha fatto piacere vedervi, ma poi non sapevo come considerare Adam sul palco, così mi sono avvicinata allo spettaclo con un atteggiamento molto scettico. Poi però durante lo show lui mi ha impressionata e riesce a farlo ogni volta che lo vedo. E' stato un grande spettacolo, una meravigliosa esperienza.
BM: Mi sento sollevato! Spero che il concerto a Cracovia assieme a Kerry sia simile, anche se i nostri spettacoli sono completamente diversi dai concerti dei Queen.
KE: Si, decisamente diversi tra loro. I nostri concerti sono molto più intim. Ci siamo io e Brian sul palco e Jeff che suona le tastiere. È incredibile. Dietro di noi c'è un grande schermo dove scorrono le immagini che accompagnano le canzoni. Questi concerti sono informali. Siamo vicini alla gente, li vediamo, parliamo con loro, cantiamo. Ci sentiamo come se fossimo seduti nei nostre salotti e cerchiamo di sentire solo il pubblico.Tutti coloro che vengono ad ascoltarci sono molto vicino a noi.

Kerry, è stato difficile passare dai musical a questo tipo di show?
KE: Oh mio Dio, la gente non si rende conto di quanto siano diversi tra loro! Per abituarmi ai ritmi del tour ci ho messo un po', devo ammetterlo. È necessario acquisire nuove competenze. Se non mi sbaglio, il mio primo tour con Brian risale a cinque anni fa. A quel tempo ho dovuto scoprire che cosa voglia dire essere un artista e imparare molto. Brian mi ha aiutata in questo più di chiunque altro. Lui è il miglior insegnante, cosa avrei potuto sognare di più! Lui mi ha permesso di imparare, di sbagliare, di trarre delle conclusioni, di sperimentare e sviluppare le mie abilità. Questo nuovo tour promette di essere molto diverso rispetto a cinque anni fa. Ora sono entusiasta della prospettiva di viaggire e fare turismo, ma una volta tutto questo mi terrorizzava. Con il canto non ho avuto nessun problema, ma ho trovato difficile parlare, per comunicare con le persone. Ora, mi eccita farlo. E' un mondo completamente diverso da quello dei musical, dove gli scenari sono preparati e si deve interpretare un ruolo.

Brian, tu cosa hai appreso da Kerry?
KE: Mi piace questa domanda [ride].
BM: Wow, questa domanda è molto buona! Penso che abbiamo imparato un sacco di cose insieme. La nostra collaborazione è per noi un'ulteriore innovazione. La musica dei Queen è edificante, con un sacco di dramma. Per anni, nel mezzo di quasi ogni concerto ho cantato "Love of My Life". E' solo una scena in tutta lo show, durante la quale prendo brevemente il controllo da solo. I concerti dei Queen, come tutti i concerti rock, mi ricordano un po' il divertimento che si prova stando su un trampolino: si inizia a saltare e non ti puoi fermare [ride]. Nel caso di me e Kerry possiamo controllare tutto ciò che accade, letteralmente secondo per secondo.Se a metà del concerto vogliamo prenderci una pausa, possiamo farlo. Se vogliamo cambiare qualcosa, si cambia, si va alla scoperta di nuove forme di contatto con il pubblico. Questo è ciò che ho imparato con Kerry, perché è completamente diverso da quello che accade con i Queen. Come ho già detto, abbiamo il contatto diretto con il pubblico, una cosa impossibile da farre nei concerti dei Queen. In tali situazioni ho notato che anche le canzoni acquistano un diverso tipo di potere. Scopriamo emozioni nascoste nelle canzoni, ed è grazie a queste che siamo in grado di comunicare con il nostro pubblico, ridendo o commuovendoci assieme. E' probabilmente in questo modo che la musica diventa parte della tua vita, non è qualcosa da analizzare ma da sentire dentro.

Ecco perché la sperimentazione di molti generi? In questo modo si sentono delle emozioni diverse?
KE: Oh sì, sicuramente. La nostra scaletta è in continua evoluzione, perché abbiamo scelto le canzoni che vogliamo presentare ai nostri ascoltatori. L'elemento più interessante della nostra collaborazione è probabilmente il fatto che mettiamo assieme delle canzoni di anni diversi e generi differenti. Ultimamente ci siamo esibiti con Russ Ballard, quindi abbiamo provato le sue cose. Siamo costantemente alla ricerca di nuove canzoni, e quindi anche di nuove emozioni. Come risultato, ciascuno dei nostri concerti è unico.

Brian, volevo chiederti qualcosa a proposito della morta di Scott Weiland, Lemmy Kilmister, David Bowie, con cui i Queen hanno registrato "Under Pressure". Da allora, le persone sono terrorizzate da ciò che accadrà nel mondo della musica.
BM: So che le persone provenienti da tutto il mondo sono preoccupate per il futuro della musica, ma non ho dubbi sul fatto che i giovani continueranno ad amare e ha creato il rock and roll.

Questo mi conforta e mi fa smettere di preoccuparmi!
BM: E così dovrebbe essere [ride]. Tutti noi ascoltiamo la musica. Tanti grandi artisti non ci sono più, è vero. Ma sento che ora l'industria della musica è davvero piena di un un sacco di grandi giovani artisti. Dobbiamo continuare a sviluppare, cercare nuove opportunità di far ascoltare il nostro talento, il che può essere molto difficile, ma comunque, penso che non vi sia alcuna necessità di andare nel panico. A tutti noi non resta che andare avanti, creare arte, registrare musica. Credo che siamo in grado di gestire tutto questo, anche solo cominciando a trattare le altre persone e gli animali meglio di come abbiamo fatto finora. Personalmente penso che sia la nostra speranza.

So che Adam Lambert è costantemente criticato per essere lì come il cantante dei Queen, anche se personalmente trovo molto sbagliato questo approccio.
BM: Hai incontrato Adam? Ti è piaciuto?
L'ho intervistato due volte e ripeterei volentieri l'esperienza.
BM: Mi chiedo se al mondo ci sia una persona che la pensi diversamente [ride]. Sciusami, ti ho interrotto.

La vostra collaborazione ha anche incontrato tante critiche?
BM: Per tutti questi anni fare musica ha significato venire a patti con il fatto che davvero non si possono soddisfare le esigenze di tutte le persone. Quello che faccio con Kerry incontra reazioni piuttosto positive, ma questo è probabilmente dovuto al fatto che forse non la gente non ha grandi aspettative dato che sul palco siamo solo noi due. Con i Queen naturalmente è diverso, perché la gente si aspetta sempre di mettere a confronto ciò che facciamo ora coi vecchi tempi. Ma siamo cambiati rispetto al passato, ma è anche per questo che la collaborazione con Kerry mi dà tanta gioia. Stiamo facendo qualcosa di nuovo, in modo da non dare alla gente troppi motivi per fare paragoni col passato.

Cosa pensate di fare nel prossimo futuro?
BM: Abbiamo intenzione di pubblicare un nuovo album!Abbiamo registrato più della metà del materiale. Kerry, ho dimenticato qualcosa?
KE: Sì, abbiamo registrato un album e speriamo di fare dei concerti anche dopo la sua pubblicazione. Per quanto riguarda il mio lavoro con Brian, abbiamo il problema che può funzionare solo se Brian non è occupato con i Queen, quindi quando non è libero porto avanti le mie attività da solista. Ma, ogni volta che abbiamo dei momenti liberi, ci incontriamo e lavoriamo sul nostro progetto.


@Last_Horizon