Brian May spiega cos’è la Realtà Virtuale e presenta il nuovo visore 3-D


Lo scorso 24 Maggio Brian May ha annunciato l’uscita del nuovo visore stereoscopico in grado di essere utilizzato da ogni tipo di smartphone. Si tratta di un vero e proprio passo non solo nel mondo delle immagini 3-D ma anche della realtà virtuale. Per lungo tempo quest’ultima è stata solo materia da cinema di fantascienza. Oggi è una realtà anche grazie al lavoro di Brian con la London Stereoscopic Company. Di seguito la trascrizione dei passaggi più importanti della conferenza stampa con cui Brian ha presentato il dispositivo, spiegando i concetti fondamentali di questa innovazione.


Leonardo Da Vinci ha scoperto  il 3-D? “No,” risponde risoluto Brian May in occasione della presentazione della sua ultima creatura, il visore stereoscopico per smartphone (e sulla questione Da Vinci potete leggere la sua spiegazione QUI).

Chi l’ha scoperta quindi? “È stato Charles Wheatstone nel 1832, una storia davvero incredibile. In realtà 3-D è il nome dato nel 1950 ad un fenomeno che si è sviluppato in Inghilterra e Francia nel 1850. All’epoca lo chiamarono stereoscopia.”

“Il concetto è semplice,” continua Brian. “Abbiamo due occhi per un motivo! Serve per avere nella vita reale la sensazione della solidità e della profondità! E' una buona simulazione della realtà, molto meglio di una fotografia bidimensnionale. Ormai, grazie a cose come ViewMaster, i film in -D, Avatar, Dragon Trainer e tanti altri sappiamo tutti cos’è un’immagine in 3 dimensioni.”

Cos’è la Realtà Virtuale?

“Una combinazione di 2 cose” spiega. “La prima sono i 360 gradi, ovvero un piccolo trucco inventato per un programma di gioco in cui si possono vedere le cose a 360 gradi tutto intorno a te su un telefono, girando intorno a sé stessi in tutte le direzioni, e anche in alto e in basso. La seconda sono le immagini in 3 dimensioni. Il senso della realtà virtuale prodotto da questa combinazione è notevole.”

Poi Brian continua: “Ci sono vari dispositivi tra macchine fotografiche e tecniche di lavorazione per la creazione di realtà virtuale. Ci sono ora anche vari dispositivi a disposizione del pubblico per la visualizzazione. Uno è Google CardBoard (ne trovate vari modelli, alcuni davvero economici su Amazon.it, ndt). E' economico e Google ha fatto un ottimo lavoro introducendo l'idea al pubblico. Poi c’è Oculus Rift, ma si tratta di un articolo di alta qualità e quindi molto più costoso. Quasi tutti vanno indossati come dei grossi occhiali e la critica maggiore che viene fatta è che questi dispositivi sono pesanti, scomodi da indossare, esercitano una forte pressione sugli occhi e ad alcuni creano fastidiose sensazioni di claustrofobia. Inoltre molti di questi dispositivi funzionano solo con alcuni tipi di smartphone. Ma il problema maggiore è che una volta montato il proprio telefono su questi visori, non è più possibile gestirne il controllo.



Il nostro nuovo visore OWL invece offre un modo diverso di vivere la realtà virtuale. E' un modo molto semplice ma efficace che consente di utilizzare qualsiasi smartphone nella geometria corretta per il 3-D e la Realtà Virtuale. E' un po' diverso da tutto quello che c'è là fuori. Non è legato alla testa, non è completamente chiuso, perché in realtà non ha bisogno di esserlo; è completamente è regolabile e tutti i controlli sul telefono restano accessibili. Quindi è una versione molto pratica e conveniente. E di sicuro non vi farà venire mal di testa!

Il nostro visore inoltre offre anche la completa esperienza stereoscopica vittoriana grazie alla possibilità di ammirare anche le cards dell’epoca. Crediamo che questo sia un ottimo modo per entrare nell’universo della Realtà Virtuale."

Ci saranno anche dei contenuti creati ad hoc per l’OWL? 

“Beh, abbiamo già una applicazione chiamata Diableries. E ci sono un sacco di contenuti di Realtà Virtuale già disponibili in rete, alcuni piuttosto primitivi, ma le nuove idee compaiono ogni giorno. A Barcellona l'altro ieri (il 22 maggio) abbiamo filmato uno spettacolo dei Queen + Adam Lambert in Realtà Virtuale con un impianto mobile sospeso sulla folla. Avremo i risultati tra un paio di settimane, ma è comunque la prima volta che viene fatta una cosa del genere. Cosa abbiamo oggi a disposizione? Un film d'animazione da Google creato sulla base di Bohemian Rhapsody. Noi abbiamo fornito la musica e il resto lo hanno fatto loro.  C’è anche una applicazione favolosa chiamato Jurassic in cui si può andare in giro tra i dinosauri animati ed è molto interattivo, potete scegliere il vostro percorso attraverso la giungla. E possiamo realizzare ritratti stereo istantanei usando semplici app in grado di trasformare le fotocamere in 3-D.”


(Fonte: www.brianmay.com