I Queen + Adam Lambert promettono uno show e setlist completamente nuove


Anche se mancano ancora cinque mesi all’inizio del nuovo tour in Nord America e Canada, Brian May, Roger Taylor e Adam Lambert sono già impegnati negli Stati Uniti con una serie di interviste per i maggiori giornali (ma ci saranno anche apparizioni in tv e radio) per promuovere le 25 date che li porteranno ancora una volta in giro nelle grandi arene.


Ammettiamolo, spesso questo tipo di incontri con la stampa appaiono simili alle classiche conferenze stampa pre-partita, durante le quali calciatori e allenatori si limitano a offrire qualche frase di circostanza. In questo senso, inutile soffermarsi ancora sulle ormai scontate dichiarazioni relative alla natura della collaborazione tra i Queen e Adam Lambert, che possiamo così riassumere: Adam non cerca in alcun modo di imitare Freddie e il suo essere sul palco assieme a Brian e Roger è il modo migliore per rendere il giusto tributo alla grandezza della band e dello stesso Freddie.

Per fortuna ci sono state in questi ultimi giorni dichiarazioni di ben altro tenore, con le quali il trio ha anticipato quelli che saranno i contenuti del tour.

Intervistati da Rolling Stone, ecco cosa hanno detto a proposito delle canzoni che andranno a comporre la setlist 2017:

Brian May: “I nostro veri appassionati conoscono tutto il nostro catalogo, mentre il grande pubblico conosce le hits. Ma siamo anche in grado di proporre cose che la gente non si aspetta. Stavolta ne faremo un po’ di più. E dal punto di vista tecnologico sarà uno show all’avanguardia che non mancherà di sorprendere il pubblico.”

Dello stesso tenore le parole di Roger Taylor:
“Faremo cose che o non abbiamo mai fatto prima o che non abbiamo suonato per un lungo periodo di tempo. Abbiamo iniziato come una band da album e il fatto di aver ottenuto il successo con dei singoli è solo una sorta di sotto-prodotto del nostro lavoro.”

Sull’argomento si era espresso in precedenza anche Adam Lambert in occasione di un’intervista radiofonica, durante la quale ha spiegato:

Il nuovo tour con i Queen sarà diverso dai precedenti, sarà uno show completamente nuovo. Il palco, le luci, la tecnologia che utilizzeremo e anche la setlist sarà diversa, ci saranno nuove canzoni.”

Un altro argomento piuttosto ricorrente nelle interviste è quello relativo alla possibilità di entrare in studio e registrare materiale inedito, qualcosa che la stampa e buona parte del pubblico si aspetta, visto anche il grande successo che sta contrassegnando questa esperienza live. Ancora una volta è Adam il primo a prendere la parola per chiarire un aspetto decisamente importante:

“Non registrerei mai una canzone già cantata da Freddie, sarebbe un vero e proprio oltraggio. Ma sull’idea di registrare qualcosa assieme non c’è nulla di pianificato, non ne abbiamo mai davvero parlato. E non so se lo potremmo fare usando il nome Queen o quello di qualche super-gruppo”.

Da parte sua Brian May, sempre a Rolling Stone, ha spiegato perché la possibilità di fare un nuovo album è piuttosto remota:

“L’esperienza di The Cosmos Rocks ci ha fatto capire che la gente rifiuta un lavoro in cui non c’è la voce di Freddie. Per realizzare quel disco con Paul Rodgers abbiamo lavorato duramente per mesi e mesi e abbiamo fatto delle cose davvero buone. Solo che alla fine a nessuno è importato, su questo non c’è alcun dubbio. A torto o a ragione, il messaggio che la gente ci ha voluto trasmettere è che non c’è interesse verso qualcosa senza Freddie. Esattamente l’opposto di quello che accade per i concerti che stiamo facendo, che la gente dimostra di amare. Quindi siamo più orientati ai live.”

In precedenza però lo stesso Brian ha avuto modo di chiarire che:
“Se dovesse arrivare la canzone giusta al momento giusto, andremmo in studio senza pensarci troppo.”

Sembra quindi che, pur restando una collaborazione “da palco”, non si possano escludere progetti di altra natura. Nel frattempo possiamo davvero sperare in uno show completamente nuovo, con nuovi brani tratti dall’immenso catalogo di capolavori dei Queen, pronti a rivivere in questa nuova dimensione.


(L’intervista originale pubblicata su Rolling Stone puoi leggerla QUI)